Il logo di Diaforia è frutto dell’incontro con i ragazzi del Liceo Artistico Statale Michelangelo Guggenheim di Venezia: 2 classi (IV N e V M) della sezione di grafica , un nutrito gruppo di giovani studenti che ha messo a disposizione della nostra Associazione creatività, freschezza, scambio intellettuale e impegno in un progetto PCTO (alternanza scuola/lavoro) che ci ha coinvolti, anche insieme alle fantastiche insegnanti, per quasi 3 mesi.
Per Diaforia è stato arricchente il dialogo con i ragazzi; sorprendente scoprire modi creativi di declinare il concetto di “differenza”, la resa grafica di vision e mission dell’Associazione e del messaggio che vogliamo dare alla nostra utenza; illuminante il loro modo di considerare la disabilità.
Le proposte grafiche dei ragazzi sono state numerosissime e tutte di spessore. Diaforia ha scelto il progetto di Carlotta Beltrami (Va M). che, nella sua relazione progettuale scrive: “Dopo aver avuto modo di avere un confronto con i principali operatori della associazione Diaforìa, che ci hanno aiutato a riordinare le idee iniziali per arrivare ad un obbiettivo chiaro, ho sviluppato un concept vivace che rappresenta con la forma circolare l’idea di unione che porta poi
al concetto di forza. La scelta del colore, oltre ad essere quello proposto dal ministero della salute per identificare la disabilità, ha molteplici significati: è infatti simbolo della comunicazione e della creatività. Per quanto riguarda il marchio ho ideato questa forma stilizzata che richiama due mani colte nel gesto di accogliere, sorreggere e stringere un elemento per trasmettere che siamo pronti ad accogliere e tendere la mano a chi ha delle difficolta per non farlo mai sentire abbandonato. Il disegno ricorda anche la forma di un fiore e trovo questa associazione interessante perché simboleggia la nascita e la fioritura di una creatura e la crescita che ognuno di noi affronta anche nelle difficoltà che incontriamo.”